Plutone declassato: non è più un pianeta

05/05/2009 - Leave a Response

Nell’agosto del 2006 sentii di sfuggita un servizio al Telegiornale, dove si diceva che  Plutone non veniva più annoverato tra i pianeti del sistema solare.

plutone21

Plutone

Siccome la cosa mi incuriosì,  feci una ricerca su internet e scoprii che questa decisione fu presa dal “Congresso internazionale degli astronomi (IAU)” riunito a Praga che ha stabilito di declassare Plutone a “pianeta nano” per ragioni esclusivamente di grandezza, perdendo quindi l’appellativo di pianeta e venendo definitivamente classificato nella categoria degli asteroidi.

Da quel giorno mi dimenticai di Plutone e delle sue vicissitudini, ma, a marzo di quest’anno,  lessi su Televideo RAI un trafiletto dove si diceva che il Congresso dello stato dell’Illinois aveva votato una legge per ristabilire lo status di pianeta per Plutone. Un motivo per tutto questo c’era.  Infatti l’Illinois è la patria natale di Clyde Tombaugh, lo scopritore di Plutone e quindi la perdita dello status di pianeta da parte di Plutone, veniva vissuta in modo negativo dalla popolazione dello stato americano.

Fra me e me pensai:  “…forza Plutone che forse ce la fai a riguadagnare i tuoi antichi fasti…!”

Plutone

Plutone

Le mie speranze però naufragarono,  inesorabilmente,  pochi giorni dopo…

Per la festa del 25 aprile andai a visitare il “Museo di Storia Naturale e Archeologica” di Montebelluna (Tv) dove è stata allestita la mostra denominata “COSMOS – Viaggio alla scoperta dell’universo”. Vi consiglio di andarla a vedere, se avete un pomeriggio libero, perché è molto interessante ed affronta in maniera semplice ed interattiva diversi aspetti dell’osservazione e della scoperta dei corpi celesti,  in un ipotetico e fantastico viaggio verso l’infinito. La mostra doveva chiudersi il 31 dicembre 2009, ma, visto il grande successo, è stata prorogata sino al 30 maggio 2010.

Prima di entrare nel padiglione, esternamente al Museo,  c’erano dei giochi per bambini che avevano come tema il cosmo.

In uno bisognava lanciare dei cerchi su dei paletti che rappresentavano i pianeti del sistema solare.

Contando i paletti verificai che erano solamente 8…rimasi di stucco e percepii questo come un cattivo presagio.

Girando per le varie sezioni della mostra,  arrivai a quella dedicata al “Sistema Solare”.

Plutone e Caronte

Plutone e Caronte

Vi erano delle bilance dove uno, salendoci sopra, poteva conoscere il proprio peso sui vari pianeti:  vi erano descritte le varie orbite e le caratteristiche dei pianeti e tante altre informazioni.

Iniziai a leggere. Pianeti interni: Mercurio, Venere. Pianeti esterni:  Marte, Giove, Saturno, Urano, Nettuno.  In tutto 8, compresa la Terra…e Plutone….? E il piccolo, freddo e solitario Plutone dov’era…?  Perché non veniva mai citato?

Guardando meglio scoprii che ormai era riportato tra gli asteroidi grandi, ovvero insieme a Cerere, Caronte e 2003 UB313 (Xena).

Il presagio si materializzò e capii che ormai il suo destino era inesorabilmente segnato:  in questo mondo, dove una persona viene ancora discriminata per il colore della pelle,  per la sua razza,  per la sua religione e per la sua cultura, anche tu,  piccolo ed insignificante astro celeste,  hai subito lo stesso trattamento.

CENNI SU PLUTONE:

Il suo nome deriva da una divinità romana dell’oltretomba.  A causa della sua enorme lontananza,  è stato scoperto solo nel 1930, da C. Tombaugh.  La sua esistenza era stata ipotizzata per spiegare alcune deviazioni nelle orbite di Nettuno ed Urano.  La sua massa è pari a due millesimi di quella terrestre.  La sua gravità è così debole che un uomo di 70 Kg su Plutone ne peserebbe solo 4 e mezzo, meno di quanto peserebbe sulla Luna.  Ha un satellite di nome Caronte.

Montebelluna - Mostra COSMOS

Montebelluna - Mostra COSMOS

Per chi volesse andare a visitare il Museo e la mostra,  questo è l’indirizzo:

MUSEO DI STORIA NATURALE E ARCHEOLOGICA

Via Piave, 51

31044 Montebelluna (Tv)

tel. 0423-300465

sito:  www.museomontebelluna.it

e-mail:  info@museomontebelluna.it

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Cercando qua e là su Internet,  ho scoperto che non tutti sono d’accordo su questo declassamento.

Guardate un po’ cosa ha da dire,  giustamente,  questo signore…

Tanti auguri Pete Seeger…

04/05/2009 - Leave a Response

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Il 3 maggio di quest’anno ha compiuto 90 anni un grande artista della scena musicale e culturale americana:  Pete Seeger.

È considerato uno dei padri spirituali della musica folk americana,  da sempre impegnato sul fronte ecologista e della tutela dell’ambiente e questo sin dalla giovanissima età, quando ancora era lontano lo svilupparsi di una coscienza collettiva in tal senso.

peteseeger41È stato anche un attivista per i diritti sociali e contro il razzismo ed ha portato avanti le sue battaglie per gli emarginati e per gli ultimi degli ultimi della società.

Si è sempre proclamato comunista,  senza vergogna né ripensamenti,  ma fuoriuscì dal “American communist party”, pur senza mai rinnegare la sua estrazione, quando Nikita Kruschev rivelò i crimini di Stalin e dello stalinismo.

La sua militanza comunista gli causò, negli anni ’50,  non pochi problemi. Infatti, per le sue idee,  cadde ben presto vittima del maccartismo che colpì un po’ tutta la cultura americana progressista.

Per questo fu condannato anche ad un anno di carcere.

pete-seeger31Può essere definito uno dei primi ad avere abbracciato la filosofia “on the road”, che lo portò,  ancora giovanissimo,  ad abbandonare gli studi presso l’università di Harward per vagabondare,  sul finire degli anni ’30,  attraverso tutti gli Stati Uniti, alla ricerca della cultura musicale popolare.

In questo suo peregrinare incrociò un altro grande artista,  che forse si può considerare il massimo esponente della “social folk music” e divenne suo grande amico:  Woodie Guthrie.

I due collaborarono per diversi anni, sino alla morte prematura di Guthrie, avvenuta nel 1967,  dopo una straziante malattia ereditaria durata parecchi anni.

È anche un convinto pacifista e si è sempre schierato apertamente contro qualsiasi guerra.

Celebre è stata la sua ferma posizione contro la guerra del Vietnam e la politica di aggressione messa in atto dal presidente americano Lyndon B. Johnson.  In proposito ha scritto una delle prime canzoni contro la guerra nel sud-est asiatico che si intitola “Waist deep in the big muddy“.

Fra le tante altre canzoni cantate da Seeger,  sono da ricordare la rielaborazione di “We shall overcome”,  di “Guantanamera”  e di “This land is your land“.

Nel 1996 viene accolto nella “Rock and roll hall of  fame”,  museo che si trova a Cleveland (Ohio) dedicato alla memoria dei più importanti e influenti artisti della scena musicale mondiale.

N el 1999 riceve,  a Cuba,  l’onorificenza per il suo impegno in difesa dell’ambiente e contro il razzismo.

Auguri di buon compleanno Pete Seeger,  artista che ha fatto della coerenza e dell’impegno sociale ed ecologista,  gli  scopi principali di tutta la sua vita.

Guantanamera

This land is your land

Il senso del tempo

03/05/2009 - Leave a Response

pink-floyd

Quest’anno per la prima volta festeggiando il mio compleanno ho pensato:  sono  più i giorni andati che quelli che, presumibilmente, verranno. Ma sorprendentemente la mia constatazione razionale,  pur incupendomi un po’, non mi ha rattristata più di tanto.

La morte  si sa, prima o poi arriva: fa  parte della vita.

Senza la morte non ci sarebbe la vita  e non il viceversa.

Ho cercato quindi sul tema  una poesia  di un poeta indiano che lessi nella mia adolescenza: ricordo mi piacque allora moltissimo anche se credo che , quasi bambina,  non ne abbia potuto afferrare appieno il significato.  A quell’età si è così lontani dal traguardo finale da considerarsi quasi immortali.

…….. nel rileggerla oggi,  da adulta,  rilevo soprattutto  il senso del tempo e del suo limite,  che limite ha solo per  chi vive.

So che il giorno verrà in cui

non vedrò più questa terra

e la mia vita da essa prenderà commiato

in silenzio, stendendo l’ultimo velo

sopra i miei occhi.

Eppure le stelle di notte veglieranno

il mattino sorgerà come prima

e le ore si alzeranno come onde del mare

portando in superficie piaceri e dolori.

Quando penso alla fine del mio tempo

crolla davanti a me la barriera del tempo

e nella luce della morte vedo il mondo

con i suoi tesori trascurati.

Straordinario mi appare il più umile luogo

e preziosa la più miserabile delle vite.

Non considero le cose

che ho desiderato inutilmente

e le cose che ho avuto

ma chiedo di poter possedere

ciò che ho sempre disprezzato e trascurato.

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Rabindranath Tagore  (Calcutta 1861-Santiniketan 1941)

Il sonno della ragione

28/04/2009 - Leave a Response
Rettiliano (?!)

Rettiliano

Quasi per caso qualche giorno fa venni a sapere di  persone seguaci convinti dell’esistenza dei  “rettiliani” :  esseri cioè  di origine  aliena  arrivati da noi da qualche remoto angolo dell’universo che in epoche storiche,  diverse e in più riprese,  hanno invaso e cercato di dominare  il nostro pianeta.  Questi esseri astrali pare usino celare il  loro aspetto terrifico  di  rettili dello spazio sotto perfette  sembianze umane. Difficili ovviamente da discernere tra i comuni terrestri mortali, ovviamente  pericolosi e ovviamente con  intenti criminali:  impadronirsi  del nostro pianeta e renderci loro schiavi.  Tra questi   i seguaci dicono  vi siano stati re ed imperatori illustri del passato, politici contemporanei famosi e naturalmente faraoni: il fascino dell’Egitto non può negarsi neppure agli umanoidi.

A parte il mio divertito stupore iniziale e il doveroso  mio elogio a chi sa inventarsi “favole” moderne tanto affascinanti degne della collana “Urania” ma altrettanto incredibili, sono a chiedermi però a che pro?  Abbiamo forse bisogno ancora  di questo? Dobbiamo per forza, dopo i cerchi sui campi di grano e i coccodrilli dentro le fogne di Londra (loro rettili di sicura origine terrestre !!!),  sciropparci il mai desueto mito del complotto alieno e paventarci per un fantomatico e temuto incontro con esseri dal sangue freddo? A proposito,  come faccio ad accorgermi se il mio mite e panciuto  vicino,  che all’apparenza pare costituito della mia stessa materia, umano ed  umanamente in sovrappeso,  in realtà non celi una lingua serpentina  e sangue siderale?   Non so……..  E come convincere chi crede all’esistenza dei rettili-ET  dell’assurdità di tale convinzione?

Ma forse si tratta di tempo perso e di un mio patetico esercizio della ragione. E allora presa dallo sconforto, mi abbandono all’ausilio delle parole di un grande filosofo: Arthur Schopenhauer.

“Il credente non si lascerebbe strappare la sua fede nè tramite argomentazioni nè tramite proibizioni. E se anche la cosa riuscisse nel caso di qualcuno, sarebbe una crudeltà. Chi per decenni ha preso sonniferi, naturalmente non può dormire se ne viene privato”.

E poichè non voglio essere crudele  dico:  evviva i rettiliani!!  E buonanotte a tutti  coloro che vi credono.